Cosa posso fare per avere più possibilità di gravidanza in una FIVET?

I pazienti ci chiedono sempre che tipo di vita, farmaci, terapie alternative, qualunque cosa … possono fare per avere risultati migliori. Ma la verità è che, statisticamente, non esiste uno studio serio che convalidi tutto ciò che è stato dimostrato finora.

La mia posizione finora è stata che un buon embrione in una culla ben preparata è l’unica cosa che conta e, nonostante tutti gli sforzi e gli studi (i nostri e altri colleghi) a questo riguardo, l’efficacia non è stata dimostrata nessuna efficacia.

Oggi siamo molto felici, perché,per la prima volta, abbiamo trovato qualcosa che la paziente può fare per migliorare le possibilità  di gravidanza nei trattamenti FIV : PROGRAMMARE IL SUO CERVELLO!!!!

Abbiamo appena pubblicato uno studio scientifico in cui abbiamo osservato che i pazienti che visualizzano i loro embrioni hanno tassi di gravidanza migliori e, inoltre, aumentano in proporzione diretta al numero di volte in cui si collegano con loro. La Società Francese di Riproduzione ha selezionato questa ricerca tra le tre migliori di quest’anno!!

Come sapete, nel nostro centro i pazienti hanno accesso continuo alle immagini dei loro embrioni in tempo reale, attraverso un’applicazione online (Embryomobile).

Abbiamo condotto uno studio che collega le percentuali di gravidanza al numero di volte in cui i pazienti si connettono per visualizzare i propri embrioni attraverso il computer o cellulare. Hanno preso parte a questo studio retrospettivo 934 donne nel ciclo FIV con donazione di ovociti e trasferimento di un singolo embrione fresco. Sono state suddivise in cinque gruppi, in base al numero totale di volte in cui si sono connessi per 5 giorni, il periodo dalla fecondazione in vitro fino a quando l’embrione raggiunge lo stadio di blastocisti ed è pronto per l’impianto nell’utero materno.

Analizziamo i risultati della gravidanza nei 5 gruppi.

Guarda i risultati!!!



Colpisce anche il fatto che l’aumento più notevole si verifica soprattutto quando viene superato il totale di 30 visualizzazioni, poiché in questo caso la percentuale di gravidanza raggiunge il 72,3%. I gruppi erano comparabili in termini di età dei donatori, dei pazienti e della qualità degli embrioni trasferiti.

Sappiamo che l’infertilità ed i trattamenti di riproduzione assistita generano stress e ansia, ma non è mai stato possibile stabilire una relazione diretta tra questo e le possibilità di successo. In precedenti studi dell’Institut Marqués abbiamo visto che la visualizzazione degli embrioni riduce il grado di ansia dei pazienti nel ciclo di trattamento, perché vedono che continuano a dividersi e non arrivano al giorno del trasferimento senza sapere cosa è successo. Ma NON abbiamo trovato una relazione tra il grado di ansia e le percentuali di gravidanza facendo un’analisi simile a quella che ti ho presentato ora.

La psico-neuro-immuno-endocrinologia è una disciplina medica che studia le relazioni tra  quattro sistemi di controllo: psicologico, l’ormonale, il neurologico e il immune, in termini di come influenzano il comportamento e la salute di persone, così come le interazioni mente-corpo e le loro implicazioni cliniche. Precedentemente si pensava che ogni sistema agisse separatamente, ma ora sappiamo che lavorano insieme. Sappiamo tutti, ad esempio, le malattie che possono indurre uno stress cronico intenso.

Lo psicologo Bernabé Tierno dice: “Importante quanto il battito del cuore è il “battito” positivo della mente. Essere persone buone, amare senza misura e dedicare l’esistenza al bene è la migliore garanzia di salute fisica, mentale, psichica e affettiva “.

Quindi, la nostra ipotesi è che la ripetuta stimolazione visiva delle immagini dei suoi embrioni induca nella donna una cascata di reazioni che iniziano nel cervello e che generano una connessione emotiva, attivano il sistema immunitario ed ormonale, contribuendo ad un miglioramento della ricettività del tuo utero.

Questo studio scientifico dimostra, per la prima volta, l’impatto delle emozioni sul risultato della fecondazione in vitro.

2 Commenti

  1. Cristina

    Buongiorno, trovo molto interessante questo studio è stato pubblicato su qualche rivista scientifica? Se sì mi interesserebbero i riferimenti per accedere all’articolo. Se no vorrei sapere perché e se si prevede di farlo.
    Cordiali saluti.

    • Dott.ssa. López-Teijón

      Buongiorno, Cristina:
      Ti ringrazio per il tuo interesse nel nostro studio (VISUALIZZARE IN TEMPO REALE LO SVILUPPO DEI PROPRI EMBRIONI PRIMA DEL TRANSFER AUMENTA LE PROBABILITÀ DI GRAVIDANZA IN PAZIENTI SOTTOPOSTE AD UN CICLO DI FECONDAZIONE IN VITRO), presentato l’anno scorso presso il congresso de la SIFES (Società Italiana Fertilità e Sterilità-Medicina della Riproduzione), così come nella 21ema Conferenza Nazionale della Società Francese della Medicina Riproduttiva- SFMR, dove ha ottenuto il terzo premio. Riceverai l’abstract dello studio tramite e-mail. Un saluto.